Kea è la più vicina alla terraferma e la meno conosciuta delle isole Cicladi. Il nome è ancora poco noto ai turisti internazionali, italiani compresi, ad eccezione di qualche appassionato velista e viaggiatore curioso alla ricerca di mete poco battute in Grecia.
Kea (chiamata anche Tzia o Cheo) è invece una realtà molto nota agli ateniesi, i quali non di rado nei mesi estivi approfittano della vicinanza dell’isola alla terraferma per sfuggire alla città e trascorrere un rigenerante weekend al mare. Basta un’ora di traghetto per lasciarsi alle spalle la vivacità e il chiasso di Atene e mettere piede su un mondo completamente diverso.
In larga parte arida a brulla, Kea è una di quelle isole dove la vita scorre lenta. Un piccolo paradiso in cui si concentrano una cittadina graziosa, villaggi sperduti nell’entroterra, caratteristici porticcioli, rovine antiche, chiese e templi. Si esplora piacevolmente via terra, percorrendo km di sentieri ricavati da vecchie mulattiere, o via mare solcando le onde con lo sguardo rivolto ai tratti di costa più suggestivi. O ancora tuffandosi nel mare, sempre più giù, a cercare relitti sommersi.
Un minimo di industria turistica è sbarcata anche a Kea, ma è poca roba e non disturba: giusto le taverne tipiche al porto, qualche bar e ristorante in spiaggia, una manciata di negozietti di souvenir.
Umile e rurale nelle sue tradizioni e nella sua identità, Kea è esclusiva e ricercata nell’ospitalità. Gli alberghi sono pochi, gli alloggi di Kea più spesso sono residenze di charme: tra queste anche costruzioni progettate da architetti di fama internazionale come Christos Vlachos e Ioannis Michalopoulos.
Segnatevi il nome di Kea perché è la meta ideale sia per una rigenerante vacanza di mare di una settimana sia per una breve appendice rurale a un soggiorno nella capitale. In fondo non serve fermarsi a lungo perché di Kea ci si innamora al primo sguardo.
Kea è un’isola collinare: la costa è molto frastagliata, in gran parte alta e rocciosa, ma in alcuni punti è più bassa e lineare.
Le insenature – piccole e grandi – sono numerosissime, pertanto a Kea c’è una grande quantità e varietà di spiagge tra cui scegliere; tenete presente però che molte sono raggiungibili solo in barca o con lunghi percorsi a piedi. Le più facili da raggiungere sono tutte spiagge sabbiose.
Tutte le spiagge di Kea sono bagnate da un mare blu che assume meravigliose sfumature: un invito irresistibile all’ozio e alla contemplazione della natura.
La spiaggia più famosa di Kea è Otzias, nella punta nord dell’isola. Si tratta di un lungo arenile incastonato in una baia dalla forma peculiare che dall’alto ricorda un po’ una medusa; con i suoi 700 metri è la spiaggia più lunga di Kea.
Parte della spiaggia è delimitata da una fila di tamerici che offrono riparo dal sole nelle ore più calde; l’altra parte invece è attrezzata e dotata di numerosi servizi compresi bar, noleggio ombrelloni e lettini, area gioco per bambini.
Situata nella parte ovest dell’isola, tra Vourkari e Korissia, Gialiskari è una striscia di sabbia dorata dominata da collinette ricoperte da una fittissima vegetazione: un angolo di paradiso sia per gli amanti della tintarella sia per chi preferisce fare un sonnellino al fresco. La spiaggia è in parte attrezzata ed è presente un beach bar.
Per la sua posizione a ovest è una delle spiagge più belle per ammirare il tramonto a Kea.
Un’altra spiaggia da non perdere per gli amanti della sabbia dorata è Koundouros, la più pulita di Kea e l’unica ad aver ottenuto il riconoscimento di Bandiera Blu. Ben riparata dal vento, è una delle spiagge più frequentate dell’isola; molto apprezzato è anche il ristorante fronte mare.
Da non perdere è Xila, un’incantevole spiaggia mista di sabbia e ciottoli bianchi bagnata da acque cristalline. Questo angolo di paradiso si trova a soli 15 minuti dal porto di Korissia e si raggiunge facilmente.
Se la vostra vacanza a Kea non è la solita toccata e fuga da Atene ma un viaggio di una settimana o più vi resterà senz’altro il tempo per esplorare altre magnifiche spiagge. Mettete nella vostra lista dei desideri anche le spiagge di Kampi5, Liparo6, Pisses7,Spathi8 e Sikamia9.
Kea merita un viaggio per il bel mare, ma ci sono un paio di cose da vedere e da fare per spezzare la routine hotel-vita da spiaggia.
Tolte le spiagge, l’immagine più nota di Kea è quella di un simpatico leone in pietra: si tratta del Leone di Ioulis, un felino sorridente di 6×3 metri scolpito in una roccia di granito. Le sue origini sono incerte ma probabilmente risalgono al 600 aC.
Simpatico ed enigmatico al tempo stesso, il Leone di Ioulis è considerato il portafortuna di Kea ed è una figura su cui sono state ricamate numerose leggende. Si trova a meno di 2 km dal centro di Ioulis e si raggiunge a piedi con una camminata di circa 20 minuti.
Le rovine dell’antica città di Karthea sono il più importante sito archeologico dell’isola di Kea. Si raggiunge seguendo il percorso panoramico di Vathypotamos: è una camminata lunga e a tratti faticosa, ma verrete ricompensati da meravigliose viste sul mar Egeo e sulle isole vicine; in alternativa è possibile arrivare in barca.
Il sito comprende i resti di un tempio dedicato ad Apollo e uno dedicato ad Atena. Il primo si trova a strapiombo sul mare ed è uno dei più antichi di tutte le Cicladi (fu costruito tra il VI e il V secolo aC).
Alcuni resti trovati negli scavi di Karthea sono oggi visibili all’interno del Museo Archeologico di Kea situato nella città-capoluogo.
Se mai durante la vostra vacanza a Kea vi venisse il dubbio di trovarvi su un’isola delle Cicladi, il suggestivo monastero di Panagia Kastriani confermerà di trovarvi sul luogo giusto.
È una caratteristica chiesetta bianca e blu costruita in scenografica posizione su uno sperone di roccia a picco sul mare; la strada panoramica per raggiungerla è un’attrazione in sé.
Nella mappa seguente potete vedere la posizione dei principali luoghi di interesse citati in questo articolo.
Kea non è molto grande ed è attraversata da numerosi sentieri per un totale di oltre 80 km: se siete camminatori instancabili potrete esplorarla a piedi anziché prendere l’auto o l’autobus. Molti di questi sentieri, chiamati calderimia, ricalcano antiche mulattiere: si riconoscono facilmente dalla pavimentazione e sono ben segnalati.
L’isola è in alcune zone montagnosa, in altre ha un profilo più piatto: di conseguenza si possono trovare sentieri molto diversi tra loro sia per terreno sia per livello di difficoltà. Alcuni sono facili, adatti a tutti, altri invece più impegnativi, consigliati a chi è già abituato a camminare.
Gli itinerari segnalati a Kea sono:
Un’esperienza da non perdere durante una vacanza a Kea è l’escursione in barca: solo in questo modo potrete apprezzare in pieno la bellezza di quest’isola. Un tour in barca di Kea vi porterà in spiagge non accessibili via terra e vi permetterà di ammirare rovine antiche e villaggi remoti a picco sul mare.
Kea è una destinazione molto popolare tra gli appassionati di immersioni. Non solo le sue acque blu sono limpide e con un’ottima visibilità, ma con un po’ di fortuna è possibile incontrare alcuni esemplari di pesci pappagallo, che solitamente vivono in acque tropicali. Inoltre i fondali di Kea custodiscono interessanti memorie storiche.
Il relitto più famoso di Kea è l’HMHS Britannic, noto come la nave sorella del Titanic: anche questa affondò, ma non certo per colpa di un iceberg trovandosi nelle calde acque della Grecia… fu una mina tedesca a farla colare a picco fino a 100 metri di profondità nel 1916. Venne scoperto a metà degli anni Settanta dal celebre esploratore Jacques Cousteau.
Dieci giorno dopo l’affondamento dell’HMHS Britannic un’altra mina tedesca affondò la nave S/S Burdigala, di proprietà del governo francese. Il ritrovamento di questa nave portò alla scoperta di un altro relitto, quello delle Junker 52, un aereo tedesco della Seconda Guerra Mondiale.
Risale invece all’Ottocento la nave a vapore Patris, affondata probabilmente nel 1860. Una parte della nave si fermò a 18 metri di profondità e può ancora essere visitata con un’immersione abbastanza facile, mentre per vedere la parte sprofondata a 50 metri è necessario essere sub esperti.
Kea non è sviluppata turisticamente come le isole greche più famose e molte delle sue case sono residenze estive di ateniesi o stranieri espatriati. Di conseguenza la scelta di alloggi vacanza a Kea non è molto ampia e comprende quasi esclusivamente appartamenti, ville e b&b di fascia medio-alta.
Se cercate monolocali o altre soluzioni economiche muovetevi con largo anticipo per accaparrarvi una delle poche opzioni disponibili. Anche gli alberghi scarseggiano, ma si può contare su un paio di graziosi boutique hotel e residence.
Ioulis (Chora) e Korissia sono gli unici centri abitati importanti e qui si concentra la maggioranza degli appartamenti, studios e b&b. Vi sono poi alcuni villaggi di pescatori e alcuni villaggi più piccoli, perlopiù situati nell’entroterra dell’isola, dove è possibile trovare splendide case rurali adatte a chi cerca pace assoluta.
Korissia è la principale località turistica dell’isola nonché la scelta prediletta dai viaggiatori internazionali che vogliono soggiornare a Kea.
Il centro nevralgico di Korissia è il suo grazioso porticciolo, il principale approdo dell’isola: da qui partono quasi tutte le escursioni in barca. Fiancheggiato da una fila di localini e taverne tipiche, il porto di Korissia è anche il luogo ideale per uno spuntino o una cena vista mare.
L’altra attrazione cittadina è la graziosa chiesa di Aghia Trias.
Capoluogo dell’isola, Ioulis (chiamata anche Ioulida o Loulida) è una graziosa cittadina disposta ad anfiteatro sulle pendici della collina che domina il porto di Korissia.
Le sue case combinano pareti bianche, tipiche dell’architettura cicladica, e tetti in tegole rosse che ricordano più case veneziane: questo mix affascinante è un po’ il tratto distintivo di Kea. Si distacca da questo stile tradizionale la sede del municipio, un edificio in stile neoclassico costruito all’inizio del Novecento da Ernst Ziller; da vedere anche le rovine del castello veneziano.
Il centro storico è un labirinto di viuzze ciottolate, volte in pietra e gallerie che salgono e scendono; si accede al centro attraverso un arco. La piazza principale è un popolare luogo di ritrovo e nelle sere dei weekend estivi è sempre molto animata.
Otzias è una delle località dotate di maggior servizi e per questo motivo è la scelta migliore per una vacanza a Kea con bambini. La spiaggia principale è attrezzata.
Vourkari è un piccolo villaggio di pescatori sorto su un’ampia baia, piuttosto riparata di venti. Si trova nella parte settentrionale dell’isola. La cittadina è famosa per il suo porticciolo, approdo prediletto dai velisti in visita a Kea, e per i suoi ottimi ristoranti di pesce.
Lungo la strada da Vourkari a Otzia si incontrano i resti di una dimora preistorica e la piccola chiesa di Agia Eirini.
Non esistono voli o traghetti diretti dall’Italia, tuttavia non è difficile raggiungere Kea perché l’isola si trova a poca distanza da Atene: la traversata in mare dura meno di un’ora. Arrivare ad Atene in aereo è in genere veloce ed economico perché esistono numerosi voli low cost dall’Italia.
I traghetti per Kea partono dal porto di Lavros, in Attica. Sono in servizio tutto l’anno con corse giornaliere: una o due in inverno, salgono fino a sette nei mesi estivi. Non esistono aliscafi veloci, ma considerando la breve distanza prendere un normale traghetto non allunga di molto la durata del viaggio.
Il porto di Lavros è il più piccolo dei porti ateniesi ed è situato all’estremità sud dell’Attica ad una distanza di circa 40 km dall’aeroporto di Atene.
Non è servito da metropolitana o autobus diretti: è possibile raggiungere il porto di Lavros dall’aeroporto o dal centro di Atene in autobus (ma è necessario cambiare a Markopoulo). In compenso però per raggiungerlo dall’aeroporto di Atene non è necessario passare per il centro, il che è molto comodo per chi vuole spostarsi in taxi o con un’auto a noleggio.
Che tempo fa a Kea? Di seguito le temperature e le previsioni meteo a Kea nei prossimi giorni.
L'isola di Kea si trova a sud-est dell'Attica, la regione della Grecia continentale che comprende anche la capitale Atene. Bagnata dal mar Egeo, è una delle isole Cicladi più settentrionali.
Da un punto di vista amministrativo fa parte della regione dell'Egeo meridionale.